Lettera aperta al Parlamento europeo sul futuro dell’Europa

Il Movimento europeo in Italia, a cui PRO.DO.C.S. aderisce, ha preso atto con soddisfazione della decisione del PE di aprire la strada verso una profonda riforma dell’UE in coerenza con le proposte adottate dalla Conferenza sul futuro dell’Europa.
Il Movimento europeo in Italia condivide la necessità e l’urgenza della revisione del Trattato di Lisbona prima della fine della legislatura:
– con una semplificazione dell’architettura dell’UE
– con maggiore trasparenza e responsabilità delle istituzioni
– con una riforma del modello dell’UE per garantire la sua autonomia strategica nel quadro di un’unica politica estera e di sicurezza che includa una difesa comune
– con un processo decisionale efficace e democratico
– e con una nuova riflessione sulla ripartizione delle competenze
Il Movimento europeo in Italia è pronto a sostenere le proposte del PE per modificare i trattati:
– includendo fra le competenze concorrenti la salute, l’assistenza sanitaria, l’educazione e l’energia
– introducendo una clausola di emergenza che consenta al Consiglio con un voto a maggioranza qualificata e al PE di attribuire alla Commissione il potere di agire con competenze eccezionali e di mobilitare tutti gli strumenti necessari in caso di crisi straordinarie nei settori della sicurezza, della difesa, della salute e del clima
– cambiando le procedure di voto all’unanimità con la maggioranza qualificata nel Consiglio
– attribuendo al PE un pieno potere di codecisione legislativa laddove esso ha solo un ruolo consultivo e il diritto di codecidere sul bilancio ivi comprese le entrate
– attribuendo al PE il potere di iniziativa legislativa accompagnandolo dalle iniziative dei cittadini europei rivolte direttamente al PE
– introducendo un referendum pan-europeo
– introducendo un social progress protocol nel trattato per garantire che i diritti sociali siano pienamente protetti e salvaguardati in caso di conflitto di libertà economiche rispettando le competenze dei partner sociali
– introducendo uno statuto della cittadinanza europea che includa i cittadini residenti extra-UE e che crei un accesso di ricorso specifico alla Corte di Giustizia sui diritti fondamentali.
Il Movimento europeo in Italia attira l’attenzione del PE sulla necessità di chiarire la questione dei confini politici dell’UE, dell’architettura istituzionale del continente e della ripartizione delle competenze in un’Europa a più velocità preannunciando di essere pronto a sottoporre proposte prima dell’inizio della Convenzione.
Tuttavia e nella prospettiva dell’allargamento dell’UE, il Movimento europeo in Italia è convinto che l’approfondimento politico dell’integrazione europea per realizzare la finalità federale è indispensabile, superando i conflitti fra sovranità assolute che rischiano di bloccare la strada verso la profonda riforma dell’UE e riconoscendo il ruolo costituente al PE che sarà eletto nel 2024 in rappresentanza delle cittadine e dei cittadini europei per adottare una costituzione da sottoporre alla ratifica di un referendum paneuropeo.
Nello stesso tempo è necessario creare uno spazio pubblico dove prevalgano gli interessi europei rafforzando con metodi appropriati la partecipazione della società civile strutturata, dei partner sociali, delle autorità locali e regionali nel processo di unificazione dell’Europa, mantenendo e approfondendo la dinamica creata dalla Conferenza sul futuro dell’Europa con l’impegno diretto e deliberativo delle cittadine e dei cittadini europei.
Coerentemente con il ruolo della Convenzione, sottolineato da molte reti della società civile e in particolare da Citizens Take Over Europe – considerando la scadenza dell’8 giugno per gli emendamenti in AFCO, del 14 giugno per i pareri delle altre commissioni e della prossima sessione plenaria del 22 giugno –, il Movimento europeo in Italia suggerisce:
– di rafforzare ulteriormente l’efficacia e il carattere democratico dell’UE
– di introdurre competenze concorrenti nella politica industriale e per le PMI, nella formazione, nella cultura, nella gioventù e nella protezione civile nonché di attribuire all’UE la competenza esclusiva nelle politiche previste negli articoli da 208 a 221 TFUE
– di introdurre il voto a maggioranza qualificata nel Consiglio europeo e nel Consiglio negli articoli 22, 42.2, 42.4, 46.6, 48.4, 48.6 TUE e negli articoli 19, 103, 153.2, 192, 311, 314, 352 TFUE
– di attribuire al PE un pieno potere di codecisione anche negli articoli 5 e 121 TFUE ogni qualvolta si passerà dal voto all’unanimità al voto a maggioranza qualificata nel Consiglio e nella nomina dei membri della Corte di Giustizia.
Ancor di più e in coerenza con il principio no taxation without representation, il Movimento europeo in Italia suggerisce di sottoporre la decisione sul Quadro Finanziario Pluriennale per le spese e per vere risorse proprie ad assise interparlamentari dove tutti i membri siano suddivisi in gruppi politici transnazionali che deliberino a maggioranza qualificata.
Infine, il Movimento europeo in Italia suggerisce di attribuire al PE nel futuro Trattato un pieno potere costituzionale per la modifica dei trattati sulla base del parere conforme di assise interparlamentari che agiscano a maggioranza qualificata senza passare attraverso una conferenza intergovernativa.
Grazie in anticipo per il sostegno alle nostre proposte.
Roma, 23 maggio 2022 (trentaseiesimo anniversario della scomparsa di Altiero Spinelli)

La lettera è aperta alla firma di tutti coloro che ne condividono i contenuti.

La lista completa delle firme sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito del Movimento europeo (www.movimentoeuropeo.it).

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